“Se sei in cerca di angeli o in fuga dai demoni, vai in montagna”. (J. Rasley)
Milioni di anni il torrente Fiastrone cercò di crearsi un varco tra le locali catene montuose e con la veemenza e l’impetuosità delle sue acque riuscì a formare la magnifica valle che da esso prende nome, ed una serie di grotte. Oggi siamo nella Grotta dei Partigiani, così chiamata perché nell’ultimo conflitto, vi hanno trovato riparo e rifugio gli uomini della resistenza dei paesini limitrofi. Arrivarci è un po’ avventuroso poiché si trova a strapiombo sulla valle e, ad un certo punto, si è anche costretti a percorrere un breve tratto stretto e molto esposto: in questa fase è bene aggrapparsi ad una fune di acciaio agganciata alla roccia.
In questa foto ho cercato di estrarre dall’obiettivo tutta l’emozione che si prova dall’interno della grotta nel volgere lo sguardo verso la luce esteriore. Il contrasto luce-oscurità era molto accentuato e certamente non mi trovavo in una posizione comoda. Nonostante questo dopo diversi tentativi sono riuscito a scattare la foto nel modo più corretto che potevo in relazione alla situazione e alle variabili dell’ambiente.
Luogo: Valle del Fiastrone
Data di acquisizione: 29 Luglio 2015
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Dettagli tecnici: ISO800 18mm f16 1/6″
ID: 1-3944
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