Il San Vicino, un monte magico e mutevole alla vista
V come vulcano e mille altre cose.
F. Michielin
L’avete riconosciuto, vero? Lui è l’inconfondibile Monte San Vicino che a seconda da dove lo si guardi, cambia aspetto: piramidale dal matelicese, trapezoidale dall’anconitano, e a forma di gobba di cammello o se vogliamo di vulcano dal maceratese. Questa sua sorprendente e particolare capacità di mutamento ha certamente contribuito in epoche antiche ad assegnare alla montagna un’aurea di sacralità, rafforzata anche da vari ritrovamenti archeologici che sembrerebbero confermare questa tesi.
Mutamento è anche la caratteristica del nome stesso della montagna: per la Chiesa infatti non è mai esistito nella storia alcun santo con quel nome. Da dove deriva allora San Vicino? Sulla sua etimologia e su mille altre cose, di questo nostro amato e misterioso massiccio, tornerò presto con nuovi testi ed immagini.
In questa foto il San Vicino che a seconda da dove lo si guardi, cambia aspetto: piramidale, trapezoidale e a forma di gobba o se vogliamo di vulcano.
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